In ricordo di Zio Sergio
Non ti ho potuto conoscere
osservare i tuoi occhi
ascoltare i tuoi palpiti
odorare la tua rabbia
o la tua gioia.
Ma sei in me.
Con me.
In ogni secondo della mia vita
accompagni i frammenti di spazio
che separano
il mio corpo
da ogni contatto.
Ed è nel tuo ricordo
che appellano
il mio corpo
che vaga
su una terra
che hai contribuito
a costruire più libera.
Hai calpestato montagne
con il cuore di fanciullo
ma con lo spirito
di chi sapeva cosa volesse
per se e per il mondo.
Hai sacrificato
giorni di spensiaratezza
e
giocato l’adolescenza
sulla roulette
della Libertà.
Non ci sono equiparazioni
che possano
tenere confronti.
Grazie a te
mio caro Zio…
Anche per te
e per tanti come te
che oggi
Sono un uomo più libero.
E siamo una umanità migliore!
Ora e sempre Resistenza!
Liberazione
Lo avrai
camerata Kesserling
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a noi
non con i sassi affumicati dei borghi inermi
straziati dal tuo sterminio
non con la terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti
riposano in serenità
non con la neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono
non con la primavera di queste valli
che ti vide fuggire
ma soltanto con il silenzio dei torturati
più duro d’ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto
giurato fra uomini liberi che volontari si adunarono
per dignità non per odio
decisi a riscattare la vergogna e il terrore del mondo
su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi con lo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama ora e sempre
Resistenza.
(Piero Calamandrei)
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