Siamo un paese culturalmente inadeguato alla fase storica digitale che si è ormai aperta da un trentennio nel mondo ma che, da noi, è ancora una cosa considerata futuristica… d’altronde le forze politiche si concentrano solo a rassicurare i loro pezzi di elettorato con mance e ristori… tutto a carico di una spesa pubblica che poggia sulle spalle solo dei lavoratori dipendenti e di una fascia di lavoratori che sono stati trasformati in “liberi professionisti” solo dal punto di vista fiscale e contrattuale. Il resto può anche evadere, eludere, portare le aziende sul primo mercato azionario di un paese che non fa pagare le tasse che capita sotto mano o che viene suggerito da un “professionista” del caso.
Conoscendo Cappato sono sicuro che ci sarà un ricorso… fino alla corte costituzionale. Giustamente aggiungo io, anzi se serve una mano sono pronto a darla… e alla fine vinceranno ma non avranno potuto partecipare alle elezioni (per questa volta…).
E qualcuno potrà chiedere che le elezioni siano invalidate per l’esclusione illegittima di una forza politica… e poi non accadrà nulla… perché siamo il paese che fa legge elettorali illegittime, modifica il parlamento e non riesce a fare una legge elettorale adatta alla nuova rappresentanza…
Siamo il paese che riempie i TG tutti i giorni sulle magnifiche sorti aperte dal PNRR che ha al centro la “Transizione Digitale”…. E poi rifiuta le firme digitali raccolte dai cittadini con l’applicativo prodotto dallo Stato a cui ci obbligano per avere qualunque prestazione dalla Pubblica Amministrazione…
Ma questo non vale per i cittadini per l’impegno civico più alto in una democrazia: le Elezioni!
Piangiamo o ridiamo?
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