Le nostre responsabilità nella Transizione Umana
Le questioni che riempiono i nostri giornali, telegiornali, i commenti sul web e sui social, poggiano su un cambiamento di fase che pochi stanno avvertendo con la consapevolezza necessaria. È come se ci accapigliassimo per la migliore ricetta per un pranzo di gala e non ci accorgessimo che gli ingredienti con i quali realizzarlo si sono completamente trasformati e, molto probabilmente, scarseggeranno in maniera progressiva, che la sala del banchetto è pericolante, che i posti a sedere sono uno su cento di quello che sarebbe necessario e che il conto finale, se si tenesse conto dei costi complessivi, è impossibile da saldare. Dovremmo ripensare all’intero banchetto, al luogo e alle modalità di svolgimento e provare a rendere consapevoli tutti i potenziali invitati della necessità di tale modifica, delle conseguenze delle proprie azioni.
Ci siamo seduti al tavolo degli Dei… ma non conosciamo la netiquette, le regole di comportamento, le responsabilità, le finalità del banchetto a cui ci siamo invitati. Le nostre conoscenze, le potenzialità tecnologiche, il fare umano, è giunto ad un livello in cui possiamo modificare l’evoluzione delle piante e degli animali. Possiamo e stiamo affermando di poter e voler modificare il DNA umano. Abbiamo costruito armi che sono in grado di distruggere molte volte l’intero pianeta.
Queste responsabilità, inoltre, non riguardano più solamente la nostra specie, le relazioni sociali, le forme di uguaglianza o diseguaglianza, le giustizie o le ingiustizie tra esseri umani, ma attengono allo stesso destino del pianeta, all’evoluzione e alla selezione delle specie viventi, alla trasformazione dei cicli ambientali del pianeta.
Siamo appena arrivati al banchetto e come ci siamo seduti, abbiamo iniziato a rubare cibo e bevande agli altri commensali dai loro piatti. Stiamo facendo quello che bambini inconsapevoli farebbero in un contesto che non comprendono: si muovo a caso producendo guasti immediati e a lungo periodo. Guasti che possono essere in qualche modo misurati immediatamente e sono visibili ai più (e sono quelli che riempiono le pagine dei nostri giornali o i minuti dei nostri TG). E guasti che si misureranno negli anni, nei secoli e alcuni nei millenni, modificando in maniera irreparabile non solo l’ambiente, ma la stessa evoluzione della vita nel pianeta.
- Fine terza puntata
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